Troviamo 5 modi per classificare le birre commercializzate in Italia considerando il grado saccarometrico e non altri aspetti collegati alla produzione.
In ordine sono:
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Birra analcolica
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Birra light
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Birra
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Birra speciale
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Doppio malto
La denominazione “birra” secondo la legge italiana è riservata ad un prodotto ottenuto dalla fermentazione alcolica con ceppi di Saccharomyces Carlsbergenis o di Saccharomyces Cerevisae di un mosto preparato con malto, anche torrefatto, di orzo o di frumento o di loro miscele e acqua amaricato con luppolo o suo derivato o con entrambi. Il malto d’orzo o di frumento può essere sostituito con altri cereali, anche rotti o macinati o sotto forma di fiocchi, oltre che con materie prime amidacee e zuccherine nella misura massima del 40% calcolato sull’estratto secco del mosto [fonte wikipedia]
Come già detto in Italia si può quindi classificare la birra considerando solo il grado saccarometrico tralasciando altri aspetti legati alla produzione; vediamo dunque nel dettaglio i cinque modi di classificazione:
Birra analcolica |
Grado saccarometrico da 3 a 8 |
Alcol in volume < 1,2% |
Birra light |
Grado saccarometrico da 5 a 10,5 |
Alcol in volume da 1,2 a 3,5% |
Birra |
Grado saccarometrico > 10,5 |
Alcol in volume da 3,6 a 5,4% |
Birra speciale |
Grado saccarometrico > 12,5 |
Alcol in volume da 5,5 a 5,9% |
Birra doppio malto |
Grado saccarometrico > 14,5 |
Alcol in volume > 6% |